Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio
Premio Boccaccio 2018: il caso Montesi nell’epistolario di Leone e Piero Piccioni
Lungara 29. Il “caso Montesi” nelle lettere a Piero, a cura di Gloria Piccioni figlia di Leone, è il titolo del libro che verrà presentato sabato 8 settembre alle ore 16.30 nei locali di casa Boccaccio a Certaldo Alto nell’ambito degli eventi per la cerimonia di consegna del Premio Boccaccio 2018. A presentarlo saranno il giornalista Stefano Folli, che ne ha curato l’introduzione, e la scrittrice e saggista Marta Morazzoni, premio Campaiello 2018 alla carriera, entrambi componenti della giuria del Boccaccio, presieduta da Sergio Zavoli.
Il critico Leone Piccioni, scomparso il 16 maggio 2018 (aveva da poco compiuto 93 anni), è stato per molti anni membro della giuria del Premio letterario Giovanni Boccaccio. E’ stato tra i maggiori interpreti e studiosi della poesia di Giuseppe Ungaretti. Figlio del politico Attilio e fratello del musicista Piero coinvolto nel caso Montesi, un fatto di cronaca nera avvenuto in Italia il 9 aprile 1953, aveva studiato a Firenze con Giuseppe De Robertis e a Roma con Ungaretti.
Libero docente di letteratura italiana moderna e contemporanea, instancabile autore di studi e saggi critici sulla letteratura del 1800 e del 1900, ha scritto anche numerosi saggi e libri di viaggio. Nel 1946 era entrato in Rai dove era rimasto fino agli anni '90, arrivando a ricoprire dal 1969 la carica di vice direttore generale.
“La sua recente scomparsa ci ha molto addolorato - ha dichiarato Simona Dei, presidente dell’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio organizzatrice del Premio omonimo -. Fino alcuni anni fa faceva parte della giuria, dando un grande apporto nella scelta dei premiati e nella storia prestigiosa del premio. Vogliamo ricordarlo così, insieme alla figlia Gloria e a Sergio Zavoli suo amico fraterno, tramite la presentazione di Lungara 29, perché sia con noi anche questa volta con profonda amicizia, sentimento cui si deve la nascita della nostra Associazione e le novelle stesse del Decameron, raccontate da un gruppo di giovani amici per sfuggire al dolore arrecato dalla peste nera del 1348”.
Il libro, pubblicato da Polistampa, raccoglie 27 lettere scritte dal 23 settembre al 27 novembre 1954. Il mittente è Leone Piccioni e il destinatario suo fratello Piero, recluso nel carcere romano di Regina Coeli, in via Lungara 29, accusato dell’omicidio della ventunenne Wilma Montesi, il cui corpo fu trovato alla vigilia di Pasqua del 1953 sulla spiaggia di Torvaianica presso Roma. In seguito, si dimostrò la sua estraneità ai fatti, ma il caso ebbe grande risonanza mediatica e alimentò lo scontro politico: il giovane Piccioni, che amava la musica jazz, era figlio di Attilio, il massimo esponente della DC, all'epoca impegnata in una dura lotta contro il PCI. In quei giorni, era in pieno svolgimento la campagna elettorale per le elezioni politiche e si stava dibattendo in modo molto acceso sulla cosiddetta “legge truffa”.
Di grande interesse divenne anche l’aspetto giudiziario della vicenda, che coinvolse i più importanti avvocati dell’epoca.
Il libro restituisce al lettore l’Italia degli anni Cinquanta e presenta in Appendice due ritratti di Attilio Piccioni, firmati da Indro Montanelli e da Giovanni Spadolini.
Certaldo, lì 3 Settembre 2018
Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio
Premio Boccaccio 2018: un corso di scrittura creativa a Certaldo
“Il racconto e il romanzo storico” è il titolo del corso di scrittura creativa che si terrà i prossimi 7 e 8 settembre a Certaldo nell’ambito del “Premio Boccaccio 2018”. Si tratta di uno stage organizzato da Antonella Cilento, fondatrice di “Lalineascritta-Laboratori di scrittura creativa” e componente della giuria del Premio Boccaccio, presieduta da Sergio Zavoli.
Si tratta di un’esperienza di metodo e di scrittura uniche, che Lalineascritta propone da ormai 25 anni, e che grazie all’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio è possibile vivere nel cuore verde della Toscana, ripercorrendo le tappe più significative del romanzo storico e dei suoi principali cultori e maestri.
Partecipare allo stage rappresenta una doppia opportunità sia perché si svolge, per il quarto anno consecutivo, in collaborazione con il Premio Letterario Giovanni Boccaccio per il quale quest'anno vengono premiati Michel Houellebecq, controverso e grande scrittore contemporaneo, Federico Rampini, giornalista de “La Repubblica”, corrispondente da New York e da anni interprete di vicende e dinamiche internazionali, e Alessandra Necci, saggista e narratrice della storia rinascimentale italiana.
Chi seguirà lo stage, venerdì 7 settembre (dalle ore 21.00) avrà, inoltre, la straordinaria opportunità di ascoltare il dialogo di Michel Houellebecq con Teresa Cremisi, una delle figure maggiori dell'editoria francese e autrice de La Triomphante (Adelphi) e con Stefano Montefiori, giornalista del “Corriere della Sera”.
Sabato 8 settembre, a fine stage, si svolgerà (dalle ore 18.00) la cerimonia di premiazione del “Boccaccio 2018”: è possibile parteciparvi su prenotazione e a pagamento che comprende aperitivo e brindisi con i premiati e la giuria (fra i quali, come ogni anno, è presente un'amica de Lalineascritta, Marta Morazzoni, tra le più importanti autrici italiane di romanzo storico, quest'anno insignita del Premio Campiello alla carriera). Domenica 9 settembre (dalle ore 10.00), infine, sarà possibile seguire un incontro con la premiata per la letteratura italiana, Alessandra Necci, dedicato all’universo femminile, e che vede la partecipazione di giornaliste e saggiste quali Adriana Pannitteri, Maria Rosaria Omaggio e Sandra Landi.
Per informazioni e dettagli è possibile consultare i siti internet www.lalineascritta.it e www.premioletterarioboccaccio.it
Certaldo, lì 28 Agosto 2018
Nata nel 1964 a Monaco di Baviera, di origine ebraico-polacca e naturalizzata italiana: è Helena Janeczek la vincitrice del Premio Strega 2018.
Il suo romanzo, “La ragazza con la Leica” racconta la storia di Gerda Taro, fotografa anticonformista e compagna del collega Robert Capa, morta a soli 26 anni, nel 1937, durante la guerra civile spagnola.
A 15 anni dall’ultimo successo femminile (Melania Gaia Mazzucco con “Vita”) e dopo essere stato vinto appena dieci volte da delle scrittrici, il premio letterario più prestigioso d’Italia torna, in occasione della sua settantaduesima edizione, nelle mani di una donna. Anzi due, dato che la Janeczek nel suo romanzo riesce a dare voce a una vera e propria eroina silenziosa.
Pioniera del fotogiornalismo e antifascista militante, Gerda, o meglio Gerta, seppure sia morta giovanissima in un terribile incidente (fu investita da un carro armato al ritorno dal fronte di Brunete) ha saputo raccontare l’orrore della guerra e della distruzione dal punto di vista degli ultimi. Nota tra le milizie antifasciste per il suo coraggio e la sua spontaneità, ha rischiato la vita per realizzare i suoi reportage fotografici.
Un modello a cui si dovrebbe guardare con ammirazione, oggi più che mai, in un’epoca che ha bisogno di eroine positive.
Il Premio letterario Giovanni Boccaccio negli anni ha visto avvicendarsi figure femminili che si impegnano costantemente nella società contemporanea per portare avanti valori di impegno e solidarietà in cui credono, basti pensare alla grande Dacia Maraini, alla scrittrice Margaret Mazzantini, alla giornalista Lilli Gruber e tante altre. Lo stesso Boccaccio nella sua opera dà un ruolo cruciale all’universo femminile creando un vero e proprio ponte tra il passato e il presente e offrendo spunti di riflessione di grande attualità per noi donne del 2018.
Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio
Premio Boccaccio 2018: Necci, Houellebecq e Rampini i vincitori della XXXVII edizione
Alessandra Necci, Michel Houellebecq e Federico Rampini sono i vincitori della XXXVII edizione del Premio Letterario Giovanni Boccaccio 2018, rispettivamente per la letteratura italiana, la letteratura internazionale e il giornalismo.
La giuria – presieduta da Sergio Zavoli e rappresentata da Francesco Carrassi, Paolo Ermini, Stefano Folli, Antonella Cilento, Marta Morazzoni e Luigi Testaferrata - si è pronunciata all’unanimità sulla rosa degli autori individuati per l’assegnazione del prestigioso Premio Boccaccio. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 8 settembre, nel pomeriggio (ore 16.30) a Certaldo Alto, nei locali di Palazzo Pretorio, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana e del Comune di Certaldo. A condurre sarà la giornalista Rai Adriana Panettieri e a intrattenere il pubblico l’attrice, scrittrice e regista Maria Rosaria Omaggio.
“Il premio Boccaccio – ha commentato il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, intervenendo alla con
ferenza stampa di presentazione svoltasi questa mattina lunedì 25 giugno in Palazzo del Pegaso a Firenze – è il più prestigioso della Toscana, anche per la presenza in giuria di nomi di assoluta qualità. Non a caso porta il nome di colui che, assieme a Dante e a Petrarca, ha fatto nascere l’identità della lingua italiana”.
Il sindaco del Comune di Certaldo, Giacomo Cucini, ha sottolineato come “il premio rappresenti uno degli eventi di punta del nostro territorio e anche l’occasione per confrontarsi su temi letterari e di attualità”.
L’iniziativa è promossa e organizzata dall’Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio, presieduta da Simona Dei, che ha ricordato come “la premiazione sia solo il momento culmine di una tre giorni di eventi culturali, da venerdì 7 a domenica 9 settembre, finalizzata al coinvolgimento della popolazione, giovani e adulti interessati alla cultura e all’arte in generale”.
Chi volesse partecipare alla cerimonia di premiazione può prenotarsi andando sul sito dell’associazione www.premioletterarioboccaccio.it.
Si ringraziano il comune di Certaldo, gli sponsor (Banca Cambiano 1884 spa, Cassa di Risparmio Firenze, Medionalum, Confindustria Firenze, Rotary Club Valdelsa-Distretto 2071), i componenti dell’Associazione letteraria e i numerosi Amici del Boccaccio, che ogni anno sostengono il Premio, garantendone la riuscita.
Certaldo, lì 25 Giugno 2018