Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio
Mogol il 12 ottobre a Firenze per il Boccaccio Giovani
Tra i prossimi progetti un festival della canzone con 2mila ragazzi al CET
CULTURA – Sarà Mogol, autore, scrittore, fondatore del Centro Europeo di Toscolano (CET), l’ospite d’onore della cerimonia di premiazione dei vincitori della settima edizione del concorso letterario “Boccaccio Giovani, in programma sabato 12 ottobre (ore 11) nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze. Un sogno che diventa realtà per gli organizzatori del “Boccaccio Giovani”, che hanno dedicato quest’ultima edizione del concorso a “Il potere della musica nel descrivere la vita, da Giovanni Boccaccio a voi”, consentendo agli studenti delle scuole secondarie di II grado al terzo e quarto anno scolastico di tutto il territorio italiano di poter inviare non solo racconti, ma anche testi di canzoni accompagnati da musica.
Giulio Rapetti in arte Mogol, milanese da oltre tre generazioni, ha attraversato la storia della musica leggera italiana da autore di testi di canzoni che hanno fatto il successo di numerosi artisti, da Lucio Battisti a Luigi Tenco, da Equipe 84 a Riccardo Cocciante a Mina, Adriano Celentano, Gianni Bella, Mango e tantissimi altri. Un talento inarrestabile, che ha scritto libri, fondato la Nazionale cantanti nel 1981 e creato nel 1992 il Centro Europeo di Toscolano in provincia di Terni, in Umbria, per formare i nuovi professionisti della musica pop (autori, compositori e interpreti) mettendo su una squadra di eccellenti formatori. Di recente è stato invitato anche a Boston in U.S.A. dove gli è stato conferito un riconoscimento speciale per il suo “contributo straordinario alla musica e alla lingua italiana”. Un’importante attestazione di stima che testimonia la qualità del CET come egli stesso ha ricordato con un certo comprensibile orgoglio nel corso della nostra intervista dedicata ai studenti partecipanti del “Boccaccio Giovani”, di cui Mogol ha chiesto di leggere tutti i loro racconti.
Non è certo il primo riconoscimento che riceve, Maestro, perché per lei è così importante?
Testimonia la qualità del CET, riconosciuta e apprezzata nel mondo, non solo in Europa. A Boston sono stato ospite di numerose iniziative dove ho potuto illustrare i sistemi didattici innovativi che abbiamo adottato nel nostro centro di formazione, che è considerato un istituto di livello internazionale. Abbiamo ottimi professionisti che formano giovani di talento che desiderano intraprendere la carriera di autori, di compositori e interpreti. Per accedere ai nostri corsi occorre essere maggiorenni e sostenere un’audizione direttamente con me e con i docenti del CET. Non ci sono limiti di età. Attualmente abbiamo un centinaio di iscritti e stiamo lavorando a un grande progetto con RAI 1. Nel mese di maggio nei giardini del nostro Centro si terrà un festival della musica con almeno duemila ragazzi musicisti, durante il quale saranno interpretate ed eseguite le migliori 15 canzoni inedite create all’interno dei nostri corsi.
Come nasce una canzone?
Per me è fondamentale ascoltare le note e cercare di capire cosa vuole trasmetterci la musica. Il senso della musica è l’inizio delle cose che devono essere decifrate, della parola che diviene testo, del testo che esprime sentimenti, emozioni, stati d’animo che si trasformano in melodia, in canzoni che interpretano la musica. Un testo deve esprimere ciò che suggerisce la musica. Scrivere una canzone va oltre l’ispirazione del momento, richiede applicazione, impegno, passione, pazienza e soprattutto tanto tanto lavoro sulle parole, sulla rima, sulla metrica. La scelta delle parole e la capacità di metterle in musica richiedono studio, applicazione, un lavoro costante e onesto. Poter vivere in una canzone è un’arte che si apprende ascoltando le proprie intuizioni e facendo esperienza.
Rispetto al passato è più facile oggi scrivere canzoni?
In un certo senso sì. Ci sono meno costrizioni, si è più liberi di scrivere quello che si vuole. L’importante è trovare la maniera giusta per esprimere i sentimenti, vivendo la vita e le sue contraddizioni. Il motto del nostro Centro è “formare l’uomo per formare l’artista”: si diventa uomini e donne approfondendo il significato delle cose, immergendosi nella bellezza che ci circonda e che fa parte di noi, in ciò che è ancora puro e sublime, con tutta la nostra mente, l’anima e il corpo.
E per immergersi nella lectio magistralis del poeta della musica italiana, appuntamento con Mogol, quindi, sabato 12 ottobre (ore 11) in palazzo Vecchio a Firenze in occasione della cerimonia di premiazione del “Boccaccio Giovani 2019”: letture di Benedetta Giuntini, voce di Valentina Guarnieri soprano, musica di Elisabetta Miraldi (piano), conduzione di Andrea Castrucci.
Certaldo, lì 09 Ottobre 2019
Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio
Boccaccio Giovani: il 12 ottobre Mogol alla cerimonia di premiazione dei vincitori nel salone dei Cinquecento a Firenze
Verso il 2021 per i quarant’anni del Premio Boccaccio
CULTURA - Concluso il Premio Boccaccio 2019, l’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio, presieduta da Simona Dei, procede spedita verso il prossimo appuntamento del 12 ottobre (ore 11), nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze per la cerimonia di premiazione dei vincitori del settima edizione del concorso letterario “Boccaccio Giovani” dedicato quest’anno a “Il potere della musica nel descrivere la vita, da Giovanni Boccaccio a voi”. Sarà ospite d’onore Mogol, autore, scrittore, fondatore del Centro Europeo di Toscolano, che presenterà le opportunità della sua scuola per giovani autori, compositori e arrangiatori.
Nell’occasione sarà presentata anche l’antologia che raccoglierà i migliori lavori della VI e VII edizione del concorso. Ci sarà anche una presenza a sorpresa ancora segreta.
“La nostra è un’associazione culturalmente vivace che crede molto nella potenza evocativa della parola scritta del grande novelliere toscano e nella creatività delle nuove generazioni - ha commentato Simona Dei -. Da qui il progetto del Boccaccio Giovani e l’apertura verso registri espressivi che lo stesso Messer Boccaccio probabilmente avrebbe sperimentato. Stiamo lavorando per dare a questa nostra progettualità ancora più slancio, soprattutto in vista del 2021 anno in cui festeggeremo la quarantesima edizione del Premio Boccaccio e i settecento anni della morte di Dante. Ci saranno grandi novità di altissimo livello”.
Del resto neppure l’ultima edizione del Premio Boccaccio 2019, conclusasi di recente, ha deluso le aspettative offrendo un programma di appuntamenti di qualità messo in pista per festeggiare i vincitori della XXXVIII edizione del Premio Letterario Giovanni Boccaccio: Luigi Guarnieri (narrativa italiana), Andrè Aciman (narrativa straniera) e Barbara Stefanelli (giornalismo).
La due giorni di eventi si è aperta, infatti, al Cinema Teatro Boccaccio di Certaldo con la proiezione di Chiamami col tuo nome, film diretto nel 2017 da Luca Guadagnino e tratto dall’omonimo romanzo di Aciman.
Per questo film il regista e sceneggiatore James Ivory ha vinto il Premio Oscar alla migliore sceneggiatura non originale nel 2018. Il film è stato introdotto da Walter Fasano, cosceneggiatore e montatore che da anni collabora con Guadagnino, e dal critico cinematografico Gabriele Rizza.
La cerimonia di premiazione (regia di Gabriele Gatti) della 38esima edizione Premio Boccaccio, condotta dalla giornalista Rai Adriana Pannitteri, ha visto sul palco l’attrice Lucia Poli, che ha interpretato alcuni brani delle opere dei vincitori e Andreuccio da Perugia, la V Novella della II giornata del Decameron, con la proiezione sullo sfondo del Decameron di Pasolini e l’accompagnamento musicale di Marco Turriziani (chitarra), Mauro De Vita (fagotto), Salvatore Zambataro (clarinetto/fisarmonica) alla presenza della giuria (presieduta da Sergio Zavoli e rappresentata da Agnese Pini, Paolo Ermini, Stefano Folli, Antonella Cilento, Marta Morazzoni e Luigi Testaferrata).
Nel corso della Cerimonia è stato ricordato con una clip Andrea Camilleri, vincitore del Premio Boccaccio 2007 per la narrativa italiana.
La due giorni del Premio Boccaccio è stata arricchita anche da alcuni riconoscimenti assegnati nel parterre di Palazzo Pretorio di Certaldo a tre giovani studiosi selezionati dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio per le loro tesi di laurea magistrale e di dottorato sul grande novelliere toscano: Enrico Moretti, Sara Catalano e Antonio Sotgiu (presenti, fra gli altri, il professor Stefano Zamponi, presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, il sindaco del Comune di Certaldo Giacomo Cucini, Simona Dei, nonché il Governatore del Rotary Club Distretto 2071 Massimo Nannipieri e il presidente del Rotary Club Valdelsa Giuseppe Righi).
Ha fatto seguito una tavola rotonda su Boccaccio, Foscolo e Leopardi, con Luigi Guarnieri, il poeta Davide Rondoni e Marta Morazzoni (condotta da Maria Antonietta Cruciata con lettura di alcune poesie di Foscolo a cura di Benedetta Giuntini).
Un ringraziamento speciale al Comune di Certaldo, agli sponsor (Banca Cambiano 1884 spa, Banca Intesa, Medionalum, UBI Banca Firenze, Confindustria Firenze, Rotary Club Valdelsa-Distretto 2071), a tutti i componenti dell’Associazione letteraria e ai numerosi Amici del Boccaccio.
Certaldo, lì 27 Settembre 2019
Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio
Premio Boccaccio 2019: riconoscimenti per tre giovani studiosi (Enrico Moretti, Sara Catalano e Antonio Sotgiu) selezionati dall’Ente nazionale Giovanni Boccaccio
CULTURA – Sono stati premiati questa mattina, 14 settembre, nel parterre di Palazzo Pretorio, i tre giovani studiosi selezionati dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio per i loro studi sul grande novelliere toscano nell’ambito della 38esima edizione del Premio Boccaccio 2019.
Si tratta di Enrico Moretti per la sua tesi di laurea magistrale discussa presso l’Università degli Studi Roma Tre nel 2018, dal titolo “Il codice Mannelli del Decameron e l’autografo hamiltoniano: collazione integrale e nuove riflessioni critiche”; di Sara Catalano per la sua tesi di dottorato discussa nel 2018 presso l’Université Sorbonne Nouvelle - Paris 3 in co-tutela con l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, intitolata “La ‘Comedia delle ninfe fiorentine’; e di Antonio Sotgiu (ex aequo) per la tesi di dottorato in Letteratura italiana e comparata, intitolata “Le Décaméron de Boccace au prisme des théories du roman”, discussa nel 2018 presso l’Université Sorbonne Nouvelle - Paris 3 sotto la guida dei professori Philippe Guérin e Françoise Lavocat.
A consegnare i premi erano presenti il professor Stefano Zamponi, presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, il sindaco del Comune di Certaldo Giacomo Cucini, la presidente dell’Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio Simona Dei, nonché il Governatore del Rotary Club Distretto 2071 Massimo Nannipieri e il presidente del Rotary Club Valdelsa Giuseppe Righi da tempo sostenitori del progetto “Boccaccio Giovani” e dei talenti delle giovani generazioni.
Dopo la consegna dei riconoscimenti ha fatto seguito l’incontro “Un filo rosso che parte da Boccaccio e arriva sino a Foscolo e Leopardi”, con Luigi Guarnieri, il poeta Davide Rondoni e la scrittrice e membro della Giuria del Premio Boccaccio Marta Morazzoni. L’incontro, moderato dalla giornalista Maria Antonietta Cruciata, è stato arricchito dalla lettura di alcune poesie di Foscolo, interpretate dall’attrice Benedetta Giuntini.
Nel pomeriggio, al Teatro Boccaccio di Certaldo, si terrà la cerimonia di premiazione (regia di Gabriele Gatti) della 38esima edizione Premio Boccaccio assegnato a Luigi Guarnieri (narrativa italiana), André Aciman (narrativa straniera) e a Barbara Stefanelli (giornalismo).
L’evento, condotto dalla giornalista Rai Adriana Pannitteri, vedrà sul palco l’attrice Lucia Poli, che interpreterà alcuni brani delle opere dei vincitori e una novella di Messer Boccaccio, padrino indiscusso dell’evento, con l’accompagnamento musicale di Marco Turriziani (chitarra), Mauro De Vita (fagotto), Salvatore Zambataro (clarinetto/fisarmonica) alla presenza della giuria (presieduta da Sergio Zavoli e rappresentata da Agnese Pini, Paolo Ermini, Stefano Folli, Antonella Cilento, Marta Morazzoni e Luigi Testaferrata).
Certaldo, lì 14 Settembre 2019
Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio
Premio Boccaccio 2019: Luigi Guarnieri, André Aciman e Barbara Stefanelli domani 14 settembre a Certaldo per la consegna del prestigioso riconoscimento
CULTURA – Il Premio Boccaccio entra nel vivo. Domani, 14 settembre, il prestigioso riconoscimento della 38esima edizione sarà assegnato a Luigi Guarnieri (narrativa italiana), André Aciman (narrativa straniera) e Barbara Stefanelli (giornalismo) nel corso di una cerimonia che si terrà alle 16.30, al Teatro Boccaccio di Certaldo, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana e del Comune di Certaldo.
La conduzione dell’evento è affidata come lo scorso anno alla giornalista Rai Adriana Pannitteri. L’attrice Lucia Poli interpreterà alcuni brani delle opere dei vincitori e una novella di Messer Boccaccio, padrino indiscusso dell’evento, con l’accompagnamento musicale di Marco Turriziani (chitarra), Mauro De Vita (fagotto), Salvatore Zambataro (clarinetto/fisarmonica) alla presenza della giuria (presieduta da Sergio Zavoli e rappresentata da Agnese Pini, Paolo Ermini, Stefano Folli, Antonella Cilento, Marta Morazzoni e Luigi Testaferrata).
“Il Premio Boccaccio ha una storia prestigiosa, è cresciuto negli anni e si è aperto alle più importanti espressioni dell’Arte - ha commentato Marta Morazzoni, scrittrice e componente della Giuria -. Il mio auspicio è che la sua capacità di raggiungere il vasto pubblico e di innovarsi produca come effetto di ritorno il desiderio crescente di rileggere i classici per riscoprire il nostro passato, che è la sostanza del nostro essere qui e oggi. Credo che il Premio Boccaccio possa egregiamente cogliere questa sfida e offrire importanti spunti di riflessione con il contributo delle massime espressioni artistiche”.
La cerimonia di premiazione sarà preceduta la mattina (ore 10.30, nel parterre di Palazzo Pretorio) dall’incontro dal titolo “Un filo rosso che parte da Boccaccio e arriva sino a Foscolo e Leopardi”, al quale interverranno Luigi Guarnieri, il poeta Davide Rondoni e Marta Morazzoni. Al dibattito, moderato dalla giornalista Maria Antonietta Cruciata, sono stati invitati gli studenti che hanno partecipato alla settima edizione del concorso letterario nazionale “Boccaccio Giovani”(dedicata per l’anno scolastico 2018-2019 a “Il potere della musica nel descrivere la vita, da Giovanni Boccaccio a voi”), la cui cerimonia di premiazione è in programma sabato 12 ottobre 2019, alle 10.30, nel salone dei Cinquecento, in Palazzo Vecchio a Firenze, e che avrà come ospite d’onore e testimonial Mogol, autore, scrittore, fondatore del Centro Europeo di Toscolano, Scuola per i giovani autori, compositori, arrangiatori. Saranno presenti rappresentanti della Regione Toscana, del Comune di Certaldo, del Rotary Club Distretto 2071 e della Valdelsa, nonché dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio per la consegna di riconoscimenti alle migliori tesi di laurea e di dottorato sul grande novelliere toscano.
Per partecipare alla Cerimonia di premiazione (la cui regia è a cura di Gabriele Gatti) occorre prenotarsi inviando un’email all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure andando sul sito internet www.premioletterarioboccaccio.it.
Gli appuntamenti culturali del Premio Boccaccio, promossi e organizzati dall’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio presieduta da Simona Dei, sono resi possibili grazie alla collaborazione e alla disponibilità del Comune di Certaldo, agli sponsor (Banca Cambiano 1884 spa, Banca Intesa, Medionalum, UBI Banca Firenze, Confindustria Firenze, Rotary Club Valdelsa-Distretto 2071), e ai numerosi e fedeli Amici del Boccaccio.
Certaldo, lì 13 Settembre 2019
Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio
Premio Boccaccio 2019: il 13 settembre a Certaldo con la proiezione del film “Chiamami col tuo nome”
CULTURA – “Boccaccio era interessato alla straordinaria varietà di personaggi,vicende, ambienti e dati di cronaca contemporanea tanto da rappresentare con la sua arte un mondo concreto e reale. Se fosse vissuto oggi, molto probabilmente si sarebbe dedicato al cinema, ecco perché la giuria ha voluto premiare Aciman e il 13 settembre proiettiamo il film Chiamami col tuo nome tratto dal romanzo dello scrittore statunitense”.
E’ con queste parole che Simona Dei, presidente dell’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio, annuncia nel dettaglio il primo degli appuntamenti messi in pista per festeggiare i vincitori della XXXVIII edizione del Premio Letterario Giovanni Boccaccio 2019: Luigi Guarnieri, Andrè Aciman e Barbara Stefanelli, che riceveranno il prestigioso riconoscimento sabato 14 settembre (ore 16.30) a Certaldo.
Venerdì 13 settembre, alle ore 21, al Cinema Teatro Boccaccio di Certaldo, dunque, la due giorni di eventi si apre con la proiezione di Chiamami col tuo nome, film diretto nel 2017 da Luca Guadagnino e tratto dall’omonimo romanzo di Aciman.
Per questo film il regista e sceneggiatore James Ivory ha vinto il Premio Oscar alla migliore sceneggiatura non originale nel 2018. Il film sarà introdotto da Walter Fasano, che ne ha curato il montaggio e che da anni collabora con Guadagnino, e dal critico cinematografico Gabriele Rizza. Chiamami col tuo nome è il terzo e ultimo film della "trilogia del desiderio" di Guadagnino, dopo Io sono l’amore (2009) e A Bigger Splash (2015). Ambientato nel Nord Italia nel 1983, il film racconta la storia d'amore tra Elio (Timothée Chalamet), un diciassettenne residente in Italia, e lo studente americano Oliver (Armie Hammer). Fanno parte del cast anche Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel e Victoire Du Bois.
“È un privilegio per il Premio Boccaccio premiare André Aciman, scrittore finissimo, che riassume nella sua storia personale la ricca e profonda multiculturalità che lega il Mediterraneo, la cultura ebraica, egiziana, italiana, agli intrecci culturali degli Stati Uniti - ha commentato Antonella Cilento, membro della Giuria presieduta da Sergio Zavoli, vincitrice del Premio Boccaccio per la Narrativa italiana nel 2014 -. Chiamami col tuo nome è un romanzo di rara finezza e delicatezza, che risuona nel pubblico italiano anche per la vicinanza di temi e sviluppo con un autore molto amato come Pier Vittorio Tondelli, ma richiama alla memoria la grande letteratura europea di Isherwood. Il film che Luca Guadagnino ne ha tratto è uno dei più eleganti e riusciti della filmografia italiana di anni recenti e ha la grande forza della sceneggiatura di un genio dell'eleganza come James Ivory. Il tributo ad Aciman alimenta la vocazione multi artistica del Premio Boccaccio e il rapporto a volte fecondo, come in questo caso, fra letteratura e cinema”.
Si ricorda che per partecipare alla Cerimonia di premiazione (regia a cura di Gabriele Gatti) occorre prenotarsi inviando un’email all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure andando sul sito internet www.premioletterarioboccaccio.it.
Certaldo, lì 12 Settembre 2019