Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio
Cavazzoni: “Boccaccio? Tutto il mondo dovrebbe ringraziarlo, un grande benefattore”
Il vincitore dell’edizione 2020 per la narrativa italiana a Certaldo l’11 settembre
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La nostra volontà è quella di realizzare comunque un evento, pur in tempi di Coronavirus, e mantenere alti il ricordo e la lezione di Sergio Zavoli, presidente della Giuria del Premio Boccaccio, che ci ha lasciato poco tempo fa e che rimarrà per sempre nei nostri cuori”.
A dirlo la presidente dell’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio, Simona Dei, promotrice da quasi quarant’anni di uno dei premi letterari italiani tra i più prestigiosi, il “Boccaccio”, assegnato per il 2020 a Ermanno Cavazzoni (narrativa italiana), Fernando Aramburu (narrativa internazionale), e Giovanna Botteri (giornalismo).
La cerimonia di premiazione si terrà l’11 settembre 2020, alle 21.30, al Teatro Cinema Boccaccio di Certaldo, nel rispetto delle misure anti Covid, tra presenze in loco come quelle di Cavazzoni e Botteri e collegamenti in rete con Aramburu, che potranno essere seguiti in diretta streaming.
In attesa dell’evento, con ciascuno dei tre vincitori abbiamo avviato una conversazione a distanza per conoscerli un po’ più da vicino. La prima delle tre interviste che proponiamo e quella con Ermanno Cavazzoni, autore di numerose opere: racconti, romanzi, sceneggiature, traduzioni e adattamenti (Le tentazioni di Girolamo, I sette cuori, Le leggende dei santi di Jacopo da Varagine, Vite brevi di idioti, Cirenaica, Il limbo delle fantasticazioni. Cavazzoni ha collaborato, inoltre, con Federico Fellini al soggetto e alla sceneggiatura del suo ultimo film La voce della luna, ispirato dal romanzo Il poema dei lunatici, dello stesso autore emiliano.
Cavazzoni e Boccaccio: vicinanza poetica o incontro inedito dovuto al Premio?
Beh, per Boccaccio ho una grande adorazione, ammirazione, invidia, rispetto. L'ho letto e riletto. Per fortuna la scuola non me l'ha distrutto, tutto il mondo dovrebbe ringraziarlo, un grande benefattore; anche se lontano 7 secoli si impara tantissimo, poi ognuno lo utilizza a modo suo, anche a rovescio, è una fortuna che abbia scritto nella nostra lingua.
Nella sua narrativa predomina il gusto del paradosso e l’attenzione a figure marginali ed eccentriche, che meglio rappresentano la visionarietà dell’esistenza umana. Che rapporto ha con i suoi personaggi?
I miei personaggi? Me li scordo, restano laggiù nel passato che sbiadisce; è bello quando sorgono, allora sono sorprese, fanno anche bene alla salute del mio spirito, poi passano. Dicono siano eccentrici, forse, ma anche tra noi viventi non si trova di meglio, siamo una razza storta, Boccaccio lo sapeva benissimo.
Il suo incontro con Fellini… quanto ha inciso nella sua carriera di scrittore?
Sulla cosiddetta carriera devo dire che con la sua autorità Fellini mi ha aiutato moltissimo, ha fatto conoscere i miei libricini. Poi la carriera chissà cos'è, non è qualcosa di misurabile come negli uffici comunali. Casomai Fellini è stato un conforto, e lo è tuttora dall'aldilà, continua a proteggermi e venirmi in visita in sogno.
Ritiene che la sua formazione e attività accademica abbiano in qualche modo condizionato/contaminato/favorito il suo approccio alla scrittura?
Rimpiango ancora di non essere arrivato a laurearmi in fisica, a cui mi ero iscritto, ma continuo a leggere libri di fisica, astronomia, chimica. Ma anche la formazione umanistica mi ha fatto bene, tante cose ho imparato, anche quelle da cui poi si scappa via. I linguaggi colti e specialistici dell'università li si può utilizzare poi anche per fare ridere, come le lingue burocratiche e i tanti gerghi di cui è fatta una lingua nazionale. Ringrazio tutti quelli che parlano, perfino i politici, che a volte sono eccellenti comici.
Il Covid ci insegna quanto il presente e il futuro siano imprevedibili. Come cittadini del mondo faremo tesoro di questa lezione?
Che tutto sia imprevedibile è sicuro, che poi si impari qualcosa è dubbio. Con le malattie ci conviviamo, qualche palliativo si trova, qualche rimedio al dolore. Ma dai notiziari TV sembra non ci si sia abituati al fatto che si muore. Siamo esseri a tempo determinato, e però che uno muoia fa scandalo, come non fosse mai successo. Si legga no Marco Aurelio, Epitteto, gli stoici antichi, come rimedio ai virus e alla mortalità.
Opere e progetti nel cassetto?
In autunno un mio romanzetto nero: La madre assassina. Mi piace provare i vari generi convenzionali.
Certaldo, lì 25 Agosto 2020
Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio
Zavoli, il cordoglio dell'Associazione letteraria Giovanni Boccaccio per la scomparsa del presidente della Giuria del "Boccaccio"
"Oggi la nostra associazione vive un grande, immenso, dolore, nell'apprendere la notizia della scomparsa di Sergio Zavoli, il presidente che da vent’anni è l’anima del Premio Boccaccio. La sua profonda cultura, le sue intuizioni più che mai uniche, le
sue riflessioni oltremodo preziose, resteranno come eredità inestimabile, ma non riempiranno questo vuoto profondo, che adesso viviamo - commenta Simona Dei, presidente dell'associazione letteraria Giovanni Boccaccio -. Lo ringraziamo per gli anni che ci ha dedicato con grande generosità, per la sua presenza forte, per averci accompagnato in vent’anni di storia del Premio. Ci mancherà immensamente. Lo salutiamo con profondo affetto a nome di tutti i componenti del consiglio, della giuria intera, e di ogni persona che con noi ha avuto la fortuna di conoscerlo agli eventi del Premio. Ci prepariamo a una XXXIX edizione a lui dedicata - prosegue Dei - con il cuore gonfio di tristezza, ma con l’impegno a cui ci ha sempre richiamati. Andremo avanti in suo onore, come lui stesso avrebbe voluto. Rimarrà per sempre nei nostri cuori"
Certaldo, lì 05 Agosto 2020
Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio
Il Boccaccio al tempo del Coronavirus. I racconti dei ragazzi tramite Internet per l’ottava edizione del Concorso letterario
Cultura - “Oggi, come ai tempi in cui è ambientato il Decameron, un nemico invisibile ha innescato la paura delle relazioni, ha interrotto la catena degli incontri, ha disgregato il desiderio di vicinanza, elevando il pericolo del contagio a giudice dei nostri comportamenti, e come allora potrebbe essere di aiuto cercare di riallacciare quei fili strappati attraverso la narrazione, questa volta a distanza. Il nostro vantaggio rispetto ai tempi del Boccaccio è palese: la tecnologia, i mezzi di comunicazione, che in questo periodo si sono finalmente rivelati nelle loro più positive qualità e potenzialità. La scrittura ha la stessa forza di molti secoli fa, ma ha molti più strumenti per essere messa in pratica. Scrivere oggi significa anche salvare la memoria di questo momento buio, aspettando di riveder le stelle”.
A dirlo, ricordando la nuova scadenza del 31 dicembre prossimo del Concorso letterario rivolto agli studenti del terzo e del quarto anno delle Superiori, è lo scrittore Marco Vichi, membro della Giuria del “Boccaccio Giovani”, presieduta da Natascia Tonelli dell’Università di Siena e dell’Ente nazionale Giovanni Boccaccio, e di cui fanno parte anche Anna Antonini (Scuola Normale di Pisa), Federigo Bambi (Università di Firenze), Mariangela Molinari (Assessorato all’Educazione a riposo).
L’edizione di quest’anno, l’ottava, è dedicata al tema dell’”Amore appassionato, contrastato, impossibile da domare e limitare, che conquista il cuore e spenge la mente”, ed è rivolta agli studenti delle scuole secondarie di II grado (al terzo e al quarto anno scolastico) di tutto il territorio italiano, a partire dalla Regione Toscana.
“Ogni momento difficile è un’occasione per mettere alla prova noi stessi, per collaudare le proprie risorse, il proprio “apparato etico”, la propria capacità di salvare e utilizzare il proprio immaginario - aggiunge Vichi - . I grandi eventi negativi, come le guerre o le pestilenze, sono delle presse: spremono la nostra più vera umanità, ma fanno anche emergere con forza le ingiustizie e le fragilità sociali. Meglio non buttare via questa occasione affidandosi alle sole distrazioni, sarebbe meglio cercare di esplorare quei territori sconosciuti nei quali non abbiamo mai saputo o voluto avventurarci”.
“Nonostante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19 e alle misure restrittive del Governo per contrastare la diffusione del contagio del virus, o forse proprio per questo, i ragazzi hanno accolto la sfida e dato libero sfogo alla loro creatività, inviandoci i loro primi racconti - afferma Simona Dei, presidente dell’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio -. Come è nostra consuetudine raccoglieremo i lavori migliori in un’antologia, che presenteremo durante la premiazione ufficiale, che si terrà nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze, anche se non sappiamo ancora quando, vista l’epidemia in corso. Appena possibile comunicheremo la data a tutti i partecipanti al concorso con l’augurio di poter festeggiare insieme a loro anche la fine di questa emergenza”.
Il bando di concorso è reperibile sui siti Internet dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie, del Ministero dell’Interno, dell’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio, del Comune di Certaldo, dell’Ente nazionale Giovanni Boccaccio.
L’opera (il cui numero di caratteri non dovrà essere inferiore a tremila battute né superiore a diecimila, spazi inclusi) dovrà essere inviata dall’Istituto scolastico frequentato dall’autore o dall’autore stesso entro il 31 dicembre 2020, esclusivamente tramite email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., precisando nell’oggetto “Concorso Boccaccio Giovani VIII edizione”.
I premi prevedono per le prime tre opere classificate, 300, 200 e 100 euro e iscrizione online a un corso di scrittura creativa al laboratorio “Lalineascritta” di Antonella Cilento. Verranno, inoltre, messi a disposizione biglietti per spettacoli teatrali, concerti ed eventi nelle principali città della Toscana e del territorio nazionale, nonché pubblicazioni di rilevante valore letterario.
Il Concorso, promosso dall’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio, si svolge in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, con il patrocinio dei Comuni di Certaldo e di Firenze, e dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa.
Certaldo, lì 17 Aprile 2020